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Cristian Tombacco

“La nostra è una storia di tre generazioni: mio nonno, i miei zii e mio padre e adesso io, assieme a lui”.

L’unione della famiglia e l’amore per le tradizioni portate avanti con fierezza sono gli aspetti che emergono di più dal racconto di Cristian, che insieme al padre gestisce oggi la Rinomata Cantina Tombacco. “Quello che mi piace del mio lavoro è che posso abbracciare ambiti diversi: il settore agricolo, la parte produttiva di vini di qualità e il lato commerciale che mi permette di esportare la cultura del buon vino italiano e delle tradizione vitivinicola del nostro Paese a persone di tutto il mondo, con culture e sensibilità diverse. E sono felice di fare tutto questo assieme a mio padre”.

Il recupero della tradizione è uno degli aspetti chiave in tutta l’attività della Rinomata Cantina Tombacco, che si esprime con ancora maggior chiarezza nel progetto Vintage. “Cos’é Tombacco Vintage? Un progetto ambizioso già dalle scelte estetiche e di design, che vuole far riscoprire vini dalla lunga tradizione ma poco conosciuti nel mercato”.

Cristian e suo padre sono andati a scovare piccole aziende agricole e produttori in alcune tra le più suggestive zone del nostro Paese, scegliendo con cura vitigni storici, con caratteristiche vivaci e uniche. Hanno scelto di investire in blend dalle origini antiche, in vini caldi e molto caratteristici prodotti con sistemi d’altri tempi, a volte invecchiati in legno, ma sempre capaci di esaltare le peculiarità delle uve. Un lavoro certosino quello della scelta, frutto di ricerche, attenzione al prodotto, passione per la cultura vinicola italiana che merita di essere sostenuta, rivalutata e rivissuta. Anche la scelta del design delle etichette e delle bottiglie è frutto di un recupero storico: “abbiamo ripreso graficamente le etichette che usava mio nonno, rispolverando il logo che probabilmente aveva disegnato lui, una sorta di sole greco. Le bottiglie si presentano come quelle di 80 anni fa: senza capsula e senza etichetta sul retro”.

L’attenzione al passato e al saper fare italiano non si esauriscono con la scelta di produrre i vini Vintage, ma si concretizza con un progetto di comunicazione e cultura più ampio. “Nello stesso modo in cui cerchiamo vini un po’ nascosti, vini d’altri tempi, andiamo a scovare oggetti, tradizioni, usi e storie del passato. Vogliamo raccontare l’artigianato italiano, il saper fare di una volta, il mondo vintage”. Il progetto non è solo un tuffo in anni ricchi di fascino e nostalgia, è un desiderio di ridare nobiltà e notorietà alle cose semplici del passato, al modo di vivere e lavorare di una volta che significava anche rispetto per l’uomo, per l’ambiente e qualità. “Vogliamo raccontare le storie del nostro paese, un patrimonio di cultura e conoscenza di un’Italia che crea con arte e gusto”.

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