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Il Salice Salentino

Fin dal 1800 le mani sapienti dei coltivatori salentini tramandavano un antico modo di far crescere vitigni fieri e corposi. Piantavano varietà diverse di uva nello stesso vitigno in modo che le piante, affondando le proprie radici sullo stesso terreno, riuscissero a contaminarsi ed esaltare le proprie caratteristiche. I contadini salentini facevano crescere 3 filari di Negroamaro, più duro e intenso, e 1 filare di Malvasia o Primitivo, più dolci e profumati. Con questo stratagemma la terra dava il meglio di sé e il sapore delle uve migliorava, dando origine a colture autoctone dal gusto e dal profumo inconfondibile.

Negli anni 30 del ‘900 quelle stesse mani intrecciarono anche il frutto delle viti, dando origine ad un vino incredibilmente affascinante ed equilibrato. La sperimentazione in cantina, l’acutezza di chi ha sempre vissuto in mezzo alle vigne e la maestria di chi fa dell’equilibrio un’arte ha fatto nascere il Salice Salentino.

Abbiamo riscoperto e scelto questo vino del passato proprio per la sua unicità: la magia della mescola di profumi, intensità e gusti è unica, e regala un vino deciso e pieno, dal colore rubino intenso e dalle sfumature olfattive tutte da scoprire.

Scopri caratteristiche e abbinamenti del Salice Salentino.

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