La tecnica di vinificazione del rosato ha radici lontanissime, che raccontano di lavorazioni tipiche della Magna Grecia e del periodo dell’Impero Romano. La “lagrima” che usciva dalla pigiatura del primo mosto veniva fatta fermentare in modo separato rispetto alle bucce, ottenendo un vino dalle tinte chiare e rosate. Per tutti i secoli a seguire, il Rosato di Puglia continua a vivere nelle produzioni artigianali e casalinghe, ottenuto da diverse tipologie di vitigni autoctoni: dal Negroamaro al Primitivo.
Negli anni ’40 del novecento le storiche cantine pugliesi intercettano le richieste internazionali e la grande passione d’oltralpe per i vini rosati (dalla Francia alla Gran Bretagna per arrivare addirittura in America), creando etichette nobili e vini decisi e fruttati, ricchi di sfumature e fascino.
Questa è la tradizione a cui vogliamo rendere omaggio con il nostro Primitivo Rosato IGT, un vino fiero che conserva tutti i pregi e l’intensità del vitigno Primitivo di Puglia e lo innalza in una nuova esperienza di profumo e gusto. Sorprende la sua fresca acidità, come una vigorosa onda che si infrange sullo scoglio, e rapisce il suo sapore delicato e equilibrato, arricchito da profumi di more e da tutta l’intensità delle erbe aromatiche della terra da cui proviene.
Questa non è la storia di un mestiere.
È il racconto di una passione, quella di essere un barbiere, e di una vita, di come è cambiata grazie ad incontri speciali. È la storia di Michele D’este, barbiere dal 1982.
Un vino nobile e fiero che affonda le proprie radici nella storia. Lasciando in bocca sentori di spezie e frutti rossi, regala racconti misteriosi e leggende.
16-17 febbraio 2019
C'era una volta il libro è un evento dedicato al mondo dell'editoria rara e antica organizzata nell'ambito della mostra C'era una volta... Antiquariato della Fiera di Cesena.