È proprio in questi luoghi che Paolo Sartore, zoccolaio di terza generazione, mette ancora in mostra la sua arte. Intagliare il legno per costruire la suola, ferrarla con le borchie, creare la calzata superiore con la pelle ritagliata da stampi di cartone è un’arte oltre che un mestiere, è un’arte che Paolo ha imparato dal nonno, dal padre e dagli zii.
“Da quando avevo 7 anni ho lavorato come zoccolaio con mio padre e gli zii. Mi davano una mano con i chiodi e adesso potrei farlo ad occhi chiusi”.
È un racconto di famiglia quello fatto da Paolo, di un’impresa familiare che parte addirittura da fine '800, quando il nonno che ferrava cavalli “si è montato la testa e ha deciso di cambiare attività: creare zoccoli da campagna”. È una storia di fatiche, di sacrifici nei mercati di paese sempre esposti alle intemperie “prima con il carretto trainato dal cavallo, poi dalla bicicletta e nel ’39 con un furgoncino, addirittura ricavato dalla vettura che era stata del Patriarca di Venezia”!
La famiglia Sartore vendeva, oltre che zoccoli, cappelli di paglia e ciabatte di velluto, che sostituivano i rumorosi zoccoli quando si entrava in chiesa: tutto quello di cui la società contadina aveva bisogno. E fu proprio lo sviluppo della società che portò ad un cambio di produzione: con l’avvento di una vita più moderna, con il lavoro in fabbrica, si passò alla creazione di altri tipi di scarpe e all’apertura della bottega.
“Ma io ho continuato a fare gli zoccoli di legno per passione, per portare avanti il mestiere che ci ha premiato anche con riconoscimenti e medaglie per la continuità del lavoro artigianale”. Oltre alle fiere tematiche e alle rievocazioni storiche, oggi la famiglia Sartore produce ancora qualche zoccolo con finiture più moderne e lavora per compagnie teatrali e cinematografiche.
Ha a che fare proprio con il cinema uno degli aneddoti più curiosi che racconta Paolo: “stavo facendo mercato a Piazzola sul Brenta e lì c’era una troupe che girava un film, quando Tony Curtis è uscito dal set e ha visto i miei zoccoli ne ha voluto un paio. E così ho venduto gli zoccoli anche a Tony Curtis!”.
Ascolta il racconto di Paolo Sartore ed lasciati immergere in questa storia di una volta.
ZOCCOLI e CALZATURE MEDIOEVALI
Maestro Zoccolaio
Sartore Paolo
Piazza Aldo Moro, 2/4
30030 Caselle di Santa Maria di Sala (VE)
Questa non è la storia di un mestiere.
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