Il Barbiere

“Ho scoperto da ragazzo, quando ero solo un garzone, che questo del barbiere non era un lavoro, era una vera passione. Ancora oggi per me lavorare vuol dire divertirmi”. Inizia così il racconto di Michele D’este, che con fierezza e estrosità narra di come è iniziato l’amore per la sua professione. “Per molti anni ho lavorato come parrucchiere sia per uomo che per donna, come dipendente e nel mio negozio. Ma da 5 anni mi sono dedicato alla riscoperta di un mestiere antico e affascinante, quello del barbiere, con secoli di tradizioni e storia”.

“Grazie ad una persona speciale, che è stata per me quasi un mentore, ho approfondito la cultura di questa professione: una volta il barbiere era molto più che un semplice servizio estetico, era anche confidente, un po’ medico, insomma era una figura centrale nella vita dell’uomo. Io voglio offrire questo ai miei clienti, un luogo dove sentirsi bene, stare bene con se stessi, riscoprire la lentezza e uno spirito di aggregazione, di condivisione”.

Entrare nella barberia di Michele significa davvero fare un salto indietro nel tempo: mobili recuperati, vecchie ghiacciaie trasformate in porta oggetti, piastrelle cementine tutte diverse, lavabi con la tendina, oggettistica e decori vintage, tutti scelti con scrupolosa cura e riportati all’antico fascino. Perché se è vero che il servizio e lo stile si vede anche nei dettagli, Michele e la sua barberia di stile ne hanno da vendere! “In realtà mi circondo di tutto questo anche per egoismo, perché immergermi in questo mondo fa star bene anche me, mi piace e mi gratifica”. È gratificante per Michele anche vedere che i suoi clienti apprezzano il suo mondo e pensano a lui portando ricordi dai viaggi o oggetti per il suo negozio, tutto rigorosamente in stile vintage.

I nuovi progetti, come quello di allestire il suo negozio come un luogo di benessere per l’uomo tra barberia, bar, area relax,cabina estetica e spazio espositivo, e la sua nuova immagine derivano da uno stile di vita più rilassato, consapevole e sempre pronto alla riflessione interiore. Un nuovo modo di vivere scaturito dall’incontro con il suo life coach “ho cominciato a leggere molto, ad approfondire concetti e principi per affrontare la vita in modo più vero. Da un po’ mi piace sperimentare la scrittura, anche se non lo faccio a livello professionale. Credo, però che trovare il modo per comunicare davvero con le persone, grazie ad una scelta stilistica o grazie a parole e messaggi, possa innescare un circolo virtuoso, un vortice di energia positiva che poi di ritorna”. Un cerchio che ritorna, come ritorna in tutto quello che Michele fa, lo stile e il modo di affrontare la vita di un’epoca passata con ritmi rilassati e rispetto per la persona nella sua interezza. Forse è proprio questo il significato più profondo della storia di Michele D’este, della sua passione per il passato, per il vintage: “In fondo il vintage sono io, sono vecchio. Ed è tanta roba”.